Miroirs is the title of one of the most famous pieces by Maurice Ravel: originally written for the piano, it was then partially transcribed for orchestra by the composer himself.
Transcription is a medium the French maestro made use of on different occasions in his career, as if to unveil the latent timbres of the piano score to the listener.
This same idea has inspired our choice to transcribe piano pieces by Maurice Ravel and Claude Debussy for two guitars with the objective of giving new expression to the masterpieces of these French maestros by exploiting the infinite timbre possibilities of the six strings.
Miroirs è il titolo di uno dei brani più celebri di Maurice Ravel: composto originariamente per pianoforte, esso verrà poi trascritto in parte per orchestra dall’autore stesso.
La trascrizione è un mezzo di cui il maestro francese si avvale in diverse occasioni nel corso della sua carriera, quasi come per svelare all’ascoltatore quei timbri latenti nella partitura pianistica.
Proprio da questa idea nasce la scelta di trascrivere per due chitarre i brani pianistici di Maurice Ravel e Claude Debussy, che si pone come obiettivo quello di dare un volto nuovo ai capolavori dei maestri francesi attraverso l’utilizzo delle infinite possibilità timbriche delle sei corde.